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La fotografia digitale: diventiamo tutti fotografi!

La fotografia digitale: diventiamo tutti fotografi!

Fotografare col cervello: fotografia digitale e dintorni

Imparare a fare buone foto comporta un impegno costante, soprattutto "mentale": implica apprendimento continuo e soprattutto autocritica, cioè la capacità di analizzare il proprio lavoro per correggere eventuali errori e migliorare costantemente, perchè c'è sempre da imparare. La vera differenza tra un fotografo e l'altro non è il tipo di apparecchio, ma il cervello. O meglio, nella sua capacità di osservazione, cioè di selezionare una parte della realtà che lo circonda per mostrarcela da una angolazione particolare, possibilmente non troppo scontata. I fotografi con una marcia in più sono quelli che riescono a trovare particolari interessanti in qualsiasi contesto. Ci sono fotografi che spendono milioni in macchine fotografiche e obiettivi: Henri Cartier Bresson, un grande della fotografia, usava una Leica a telemetro con l'obiettivo normale.

La lezione di Ernst

Quasi tutti sono capaci di fare belle foto in Trentino, in Nepal o ai Caraibi. E grazie tante! Sono luoghi così belli che basta inquadrare e scattare per ottenere splendide "cartoline". Ma provate a fare belle foto a Quarto Oggiaro a Milano o al porto di Marghera... Eppure c'è chi ci riesce. Nel 1955 il grande fotografo di origine viennese Ernst Haas (1921-1986) decise di raccogliere la sfida di fotografare Venezia. Cavar fuori foto originali dalla città più fotografata del mondo era un impegno da far tremare le vene dei polsi a chiunque. Ma Haas vinse la sfida, lasciando tutti di stucco con splendide foto di assoluta originalità e modernità. Guardandole oggi si stenta a credere che siano state scattate nel lontano 1955. Solo il genio di Haas è riuscito a vedere particolari che pure erano sotto gli occhi di migliaia di persone ogni giorno. Una grande lezione di un grande maestro della fotografia.

Ernst HaasErnst HaasErnst Haas

Quale attrezzatura?

Dopo la lezione di un grande maestro della fotografia come Ernst Haas torniamo, non senza qualche imbarazzo, sul pianeta terra. Qual è dunque l'attrezzatura di base per fare buone fotografie? Diamo per scontato che già sappiate a cosa servono e come funzionano tempi e diaframmi: se non ne avete la più pallida idea leggete questo succinto approfondimento
Scartiamo subito le "compattine che fanno tutto loro" e indirizziamo senza indugio la nostra scelta su apparecchi che permettano, oltre alle impostazioni automatiche, anche quelle manuali dei tempi di otturazione, diaframmi e messa a fuoco.

Foto tradizionale o digitale?

Di fronte alla scelta tra foto tradizionale e digitale dobbiamo chiederci se vogliamo stampare le foto o no... Se desideriamo avere il piccolo album da portare in giro o fare ingrandimenti delle stampe anche oltre il formato 13x18 cm, la vecchia pellicola offre una qualità raggiungibile solo dalle digitali professionali più costose. Se invece vi basta guardare le vostre foto sul monitor la digitale è senz'altro consigliabile. A fronte di un investimento iniziale più alto, poi non ci sono più spese di pellicole e stampe, senza contare la comodità impagabile di scattare e vedere subito il risultato. Naturalmente qualche foto (stampare tutte le foto diventerebbe antieconomico) può essere stampata sulla stampante casalinga, se è adatta allo scopo e utlizzando l'apposita carta fotografica, o rivolgendosi ad un fotografo. Un altro grande vantaggio della foto digitale è la possibilità di archiviare le immagini su cd, spedirle via mail eccetera.

Fotografia tradizionale

Se si vogliono fare foto decenti occorre un'attrezzatura decente! E' necessario quindi orientare la nostra scelta su un sistema reflex con obiettivi intercambiabili. Il principale vantaggio, oltre a robustezza e qualità delle ottiche, è che ciò che si inquadra è esattamente quello che fotografiamo. Il mirino, per mezzo di un sistema di specchi (reflex appunto), ci permette la visione direttamente attraverso l'obiettivo. Possiamo quindi controllare nel modo migliore l'inquadratura, la messa a fuoco e la profondità di campo. Il sistema di ottiche consigliato è la classica terna: il 50 mm, ovvero l'ottica "normale" (con visione simile a quella dell'occhio), un grandangolo da 28 mm e un teleobiettivo da 135 mm. Con questo corredo di base potete coprire quasi tutte le situazioni fotografiche. Una valida e pratica alternativa sono le ottiche zoom, secondo noi l'ideale è un 28-85 mm. Per usi più specialistici si può scegliere l'obiettivo più adatto al caso, per esempio un 300 mm o un 600 mm per la caccia fotografica eccetera. Alternativa molto pratica alle ottiche intercambiabili, pena un leggero decadimento della qualità, sono gli zoom, che riuniscono le caratteristiche di più obiettivi in un solo, per esempio da grandangolo a teleobiettivo (es. 28-85 mm). Lo scotto da pagare è una maggior pesantezza e ingombro, oltre ad una minore luminosità di questo tipo di obiettivi che, per la loro complessità strutturale con vari gruppi di lenti mobili, hanno di solito una qualità inferiore alle ottiche fisse. E comunque e foto tradizionali e le diapositive possono essere acquisite sul computer tramite uno scanner...

Fotografia digitale

Tutte le foto di questo sito sono state scattate con apparecchi digitali Nikon (reflex), Canon, Olympus e Fuji (compatte). La foto digitale, dopo un inizio un po' stentato negli anni '80 e '90, ha avuto uno sviluppo enorme negli ultimi anni e, checchè se ne dica, è il futuro della fotografia. Prenderà nel giro di pochi anni il posto della foto tradizionale, così come è avvenuto per le videocamere nei confronti delle cineprese a pellicola in "Super 8", formato oggi pressochè estinto. La qualità degli apparecchi migliora di anno in anno: le stampe "digitali" su piccolo formato sono praticamente indistinguibili da quelle stampate da pellicola, anche se la carta fotografica è ancora piuttosto costosa. I prezzi della macchine digitali compatte sono in costante discesa. Se si scattano molte foto in un anno, il costo iniziale dell'apparecchio è ben presto ammortizzato poichè non vi sono più onerose spese di pellicole, sviluppo e stampa. L'unica seria controindicazione delle macchine digitali attuali, perlomeno dei modelli amatoriali, e che ben pochi sottolineano, riguarda la foto sportiva: il ritardo nello scatto e il tempo di attesa della registrazione della foto nella memoria interna (uno o più secondi), le rendono assolutamente NON adatte alla foto d'azione. Gli apparecchi digitali inoltre impiegano diversi secondi per accendersi (anche 6-7 secondi in certi modelli). Le recenti reflex digitali sono il massimo della qualità e della versatilità ma purtroppo anche dei prezzi, e per il momento sono quasi inavvicinabili ai fotoamatori.

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